Un 2015 di innovazione per il distretto conciario toscano

Il 2015 si apre con due importanti risultati per il distretto conciario toscano con l’inaugurazione, venerdì 13 febbraio 2015, delle nuove vasche di sedimentazione del depuratore Aquarno e della nuova sede del POTECO (Polo Tecnologico Conciario).

Le nuove vasche di sedimentazione dell’impianto di depurazione Aquarno sono state realizzate nell’ambito degli interventi di adeguamento dell’impianto previsti dall’Accordo di Programma per la gestione delle acque e delle risorse idriche sottoscritto nel 2004 dagli imprenditori conciari con Ministero dell’Ambiente, Regione Toscana e Amministrazioni locali (cosìdetto Tubone) finalizzato a riorganizzare la depurazione industriale del Comprensorio del Cuoio e quella civile di una vasta area geografica comprendente circa 43 Comuni: la spesa complessiva per tale adeguamento è di 54 milioni di euro, di cui 40 a carico del Ministero dell’Ambiente, 14 a carico degli imprenditori conciari. Le nuove vasche di sedimentazione sono complessivamente 6, di cui 3 in esercizio dallo scorso ottobre: dal 13 febbraio, con l’entrata in funzione delle restanti 3 vasche, il comparto sarà completamente operativo con un flusso massimo in transito incrementato di oltre 12.000 m³/gg.
Nella sua rinnovata sede, il Polo Tecnologico Conciario (si veda anche l’articolo pubblicato su Tecnica Calzaturiera di febbraio) è pronto ad accrescere il proprio contributo a ricerca, formazione e trasferimento tecnologico in campo conciario. La nuova struttura del POTECO si estende complessivamente su un’area di circa 6000 mq, di cui 2000 quelli del primo lotto, già operativo e che vedrà ora la sua inaugurazione. Il “nuovo” POTECO dispone di un’area laboratorio chimico-fisico potenziata con nuovi strumenti in grado di realizzare specifiche prove su pelle e cuoio e sofisticati test fisico-meccanici. I laboratori del POTECO sono complessivamente 4 e consentono di effettuare prove fisiche e chimiche. Nel Polo Tecnologico Conciario è stata ampliata la conceria sperimentale, con macchinari utili a completare il ciclo di lavorazione a secco: praticamente è possibile replicare nel POTECO l’intero processo conciario. Per la formazione, altro cardine delle attività del Polo Tecnologico Conciario, oltre alle aule dove proseguirà la formazione classica come nella precedente sede, spazio nella nuova sede per l’area informatica e l’ area linguistica.

Un 2015 di innovazione per il distretto conciario toscano - Ultima modifica: 2015-02-05T10:44:37+01:00 da Redazione

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