Il calzaturiero romagnolo chiede più sostegni

Nadia Rossi, consigliera regionale Emilia Romagna

Nel corso dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna, la consigliera regionale Nadia Rossi, ha messo in evidenza le criticità che il settore calzaturiero, sottolineando che la forte contrazione sia del commercio al dettaglio sia delle esportazioni, hanno avuto un impatto non indifferente su numerose grandi e piccole imprese della regione. Per far fronte a questa situazione il consigliere Massimo Bulbi ha depositato un documento in cui si richiedono strategie e misure espressamente mirate al sostegno del distretto romagnolo.

«A livello nazionale, infatti, è stata attuata una strategia sfavorevole al nostro territorio – ha dichiarato Nadia Rossi, come si legge sul sito Chiamamicittà.it – molto sbilanciata verso il sostegno ad aziende di altre zone. Serve invece affrontare la questione avendo presenti che alcune realtà che insistono su aree ristrette come appunto il distretto romagnolo calzaturiero, vanno sostenute con lo stesso impegno di altre considerata la loro posizione sul piano economico, industriale e occupazionale».

Tra le principali misure invocate dalla Regione, compare anzitutto l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali pari al 30%, incentivi fiscali, credito di imposta nella misura del 30% del valore delle rimanenze in magazzino; abbattimento del cuneo fiscale, potenziamento del credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo; sostegno diretto, tramite apertura di linee di finanziamento a fondo perduto per la realizzazione dei campionari e delle collezioni dei settori moda e accessorio e misure a sostegno della trasformazione digitale della filiera.

Il calzaturiero romagnolo chiede più sostegni - Ultima modifica: 2021-07-05T07:00:08+02:00 da Francesca Tuzzeo

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