Conformità normativa, sostenibilità e anti contraffazione: le possibili soluzioni

Michael Ellis e Brian Monks

UL, gruppo di primaria importanza a livello internazionale per la sua specializzazione sui temi della sicurezza, ha coinvolto l’élite del fashion system italiano per un confronto su tematiche di scottante attualità come quelle della contraffazione, delle normative internazionali, della sostenibilità e di un sourcing responsabile attraverso l’intervento di relatori di grande rilievo.
Ad aprire i lavori Natale Consonni, Vice Presidente e Global General Manager di UL Consumer and Retail Services. Consonni è inoltre Presidente e General Manager dell’Istituto Italiano Sicurezza dei Giocattoli e nella sua carriera ha dato un forte contributo allo sviluppo degli standard di sicurezza all’interno dell’Industria Internazionale dei prodotti di consumo.
Il primo intervento è stato quello di Anne Bonhoff, Global Head of Chemistry di UL Consumer and Retail Services sull’impatto della campagna Detox di Greenpeace e di ZDHC (Zero Discharge of Hazardous Chemicals) roadmap congiunta che si propone di azzerare lo scarico di sostanze dannose nelle catene di produzione delle aziende del comparto moda entro il 2020. Oggi un numero significativo dei maggiori brand e retailer internazionali, circa il 10% secondo i dati di Greenpeace, si è impegnato a eliminare tutte le sostanze chimiche pericolose dalla catena di produzione e a raggiungere lo scarico zero entro il 2020.
Fred Waelter, Global Business Lead Responsible Sourcing di UL, ha sottolineato l’importanza per un brand del lusso di poter controllare e garantire la sostenibilità di ogni fase della propria supply chain al fine di evitare qualsiasi danno d’immagine. Le aziende hanno bisogno di tracciare le supply chain per capire dove i loro prodotti sono realizzati, per impostare le aspettative per i fornitori in merito all’aderenza ai requisiti legali locali e agli standard internazionali in vigore e per monitorare le prestazioni dei fornitori e garantire che eventuali non conformità siano corrette in modo tempestivo.

Michael Ellis e Brian Monks
Michael Ellis e Brian Monks

A chiudere la giornata di interventi, un dibattito acceso sul tema della contraffazione. Michael Ellis, Assistant Director dei servizi di polizia dell’Interpol e capo del programma per il Traffico di prodotti contraffatti, e Brian Monks, Vice Presidente delle Operazioni Anti Contraffazione di UL, hanno dichiarato che oggi stiamo vivendo “condizioni da tempesta perfetta” a livello mondiale per la fornitura e la domanda di prodotti contraffatti e piratati. A causa della contraffazione, l’Italia perde ogni anno oltre 6 miliardi di euro nelle vendite, di cui circa 4,5 miliardi solo nell’industria dell’abbigliamento e delle calzature, con una conseguente perdita di più di 60.000 posti di lavoro. In maniera globale, UL lavora a stretto contatto con le agenzie doganali, le autorità e i clienti al fine di prevenire il rischio che centinaia di migliaia di articoli dannosi e pericolosi raggiungano il pubblico fornendo servizi che disincentivino questo crimine.
Le leve fondamentali messe in atto da UL per contenere il fenomeno della contraffazione sono: la partnership con le forze dell’ordine. UL collabora in modo stretto con le dogane di tutto il mondo per impedire il traffico di prodotti contraffatti e, in definitiva, per identificare i contraffattori e raccogliere prove per perseguirli penalmente, civilmente o amministrativamente. Per affrontare i crimini IP (Proprietà Intellettuale) UL ha strategicamente targettizzato tutti i livelli della catena di approvvigionamento , dal produttore al dettagliante di beni illegali; formazione, attraverso programmi di sensibilizzazione che mirano a rafforzare le capacità del settore pubblico e privato nel combattere la contraffazione ed i crimini di pirateria; indagini di mercato, condotte da UL sui prodotti autorizzati ad avere il marchio UL. I campioni di prodotti certificati UL vengono acquistati sui mercati e analizzati in caso di non conformità; avvisi al pubblico, tramite il sito web UL e le agenzie stampa, vengono pubblicati avvisi di pubblica sicurezza nel momento in cui un prodotto può costituire un pericolo o quando lo stesso reca un marchio UL non autorizzato. Negli ultimi 5 anni UL ha emanato oltre 200 avvisi; correzione di pubblicità false e fuorvianti che utilizzino impropriamente il marchio UL screditandone il forte significato di garanzia oggi consolidato sui mercati.

Conformità normativa, sostenibilità e anti contraffazione: le possibili soluzioni - Ultima modifica: 2016-06-17T12:30:25+02:00 da Paola Pagani

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