Ad Almaty e Kiev arriva la moda italiana

Asia Centrale e Ucraina sono al centro di un programma patrocinato dalle associazioni nazionali della moda italiana. In particolare due eventi b2b in presenza stanno portando questo mese il Made-in-Italy ad Almaty, maggiore centro economico del Kazakistan, dal 6 all’8 ottobre 2021, e a Kiev, capitale ucraina, dal 12 al 13 ottobre 2021. Entrambi sono state concepite come un’occasione importante per ripartire con il networking, creare nuovi contatti e raccogliere ordini.

Organizzata da Assocalzaturifici e Ente Moda Italia, La Moda Italiana@Almaty vede la presenza collettiva di 50 marchi tra i più rappresentativi della moda italiana i quali tornano in Kazakistan, dopo due anni di assenza, grazie a un’operazione di sistema che vede coinvolti tutti gli attori della politica promozionale del made in Italy all’estero: le associazioni aderenti a Confindustria Moda, oltre alla già citata Assocalzaturifici, Sistema Moda Italia, Associazione Italiana Pellicceria ed Assopellettieri, affiancati dal contributo organizzativo e politico della rappresentanza italiana nel Paese: Ambasciata d’Italia a Nur-Sultan e ICE Agenzia ad Almaty, la quale agisce come partner organizzativo in loco tramite azioni di comunicazione e promozione fondamentali gestendo un imponente programma di incoming buyer da tutte le province del Kazakistan, dal vicino Uzbekistan, Kirghizistan e Tagikistan.

La Moda Italiana@Kiev, invece, coinvolgerà 35 marchi dell’industria della moda italiana, accompagnati dal sistema associativo, ICE Agenzia con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia a Kiev. Un appuntamento consolidato, organizzato da Assocalzaturifici ed EMI, in collaborazione con ICE Agenzia, che sta crescendo grazie agli investimenti importanti che imprese e il sistema associativo hanno compiuto negli ultimi mesi. Sono attesi 150 buyer in arrivo da tutto il Paese per una due giorni di networking e presa d’ordini.

«La Moda Italiana@Almaty e La Moda Italiana@Kiev sono due eventi commerciali importanti per le nostre imprese – ha dichiarato Siro Badon, presidente di Assocalzaturifici -, momenti irrinunciabili per concretizzare occasioni di business e incontrare buyer che ci hanno già testimoniato, nel corso dell’ultima 92° edizione di successo di Micam, un chiaro desiderio di ripartire dalle migliori collezioni prodotte dalle nostre aziende Andare direttamente in questi mercati, investirvi con continuità, oltre le inevitabili difficoltà logistiche del momento storico, significa consolidare un legame di affinità con una clientela dalla resilienza incredibile, che attraversa le crisi valutarie, finanziarie, politiche e sanitarie perché ha fame di prodotto made in Italy».

I mercati interessati dalle due manifestazioni stanno dando segnali di ripresa incoraggianti. Nel primo semestre 2021, le aziende italiane hanno esportato verso il Kazakistan scarpe per un valore di 7,5 milioni di euro, mentre verso l’Ucraina per un valore di oltre 18 milioni di euro. La fascia di mercato presidiata dal prodotto italiano si conferma il medio alto e alto di gamma, con un prezzo medio wholesale che sfiora i 70 euro al paio.

Ad Almaty e Kiev arriva la moda italiana - Ultima modifica: 2021-10-06T07:00:00+02:00 da Redazione

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