I dati preliminari di vendita per l’esercizio 2022 di Salvatore Ferragamo hanno registrato ricavi consolidati pari a 1.252 milioni di euro in crescita del 10,2% (+5,7% a cambi costanti) rispetto all’esercizio 2021. Il canale retail ha messo a segno un aumento delle vendite nette dell’11,3% (+4,7% a tassi di cambio costanti), mentre il canale wholesale ha riportato un incremento del 13,6% (+6,3% a tassi di cambio costanti). Sul totale delle vendite le calzature e la pelletteria rappresentano l’87%.
Quanto alla distribuzione geografica, l’area Asia Pacifico ha visto un calo delle vendite nette del 4,6% (-10,6% a tassi di cambio costanti), dovuto prevalentemente alla ripresa della pandemia in Cina. Sono invece aumentate le vendite in Giappone, che ha registrato una crescita dell’11,9% (+18,9% a tassi di cambio costanti). Molto positiva la performance dell’area EMEA che ha chiuso l’esercizio in crescita del 24,7% (+24,6% a tassi di cambio costantiì). Il trend è stato favorevole anche in tutte le Americhe.
«Nel corso del 2022 abbiamo definito il piano strategico e compiuto eccellenti progressi sulle priorità stabilite – ha commentato Marco Gobbetti, amministratore delegato e direttore generale di Salvatore Ferragamo -. La prima sfilata di Maximilian Davis ha ricevuto un forte consenso dal mercato e dalla stampa. È stato anche finalizzato un importante accordo con Farfetch, che rafforza in modo significativo le nostre capacità digitali e che si rivolge a una nuova, giovane clientela».
