Un “magico” robot

Bombelli SpA offre da oltre 70 anni una vastissima fornitura di macchinari e accessori per calzaturifici, suolifici, tacchifici, pelletteria. Il suo catalogo comprende prodotti per la modelleria, per il taglio e la giunteria, per montaggio e finissaggio di qualunque tipo di produzione, (includendo anche macchinari ricondizionati) rivolti ad alta moda, sneakers, calzature da bambino, scarpe di sicurezza, tutti i segmenti della calzatura maschile e femminile.
«Il segreto – ammette Elisabetta Bombelli, titolare assieme alla sorella Paola e alla mamma Lella – è la capacità di innovare anticipando con nuove idee le esigenze dei nostri clienti. Per questo puntiamo sull’automazione e sulla robotica che consentono di mantenere lo stesso numero di operatori di produzione incrementandone la produttività dal momento che il personale si sente più motivato quando viene sollevato da pesanti operazioni manuali, come la sgrossatura o la ribattitura del fondo, e può dedicarsi ad altri compiti di responsabilità».

I vantaggi dell’automazione
Tra le più recenti proposte, arrivano i robot antropomorfi gestiti da un software che ne comanda l’azionamento e capaci di effettuare parecchi tipi di lavorazioni all’interno del calzaturificio e della pelletteria. «Il vantaggio? Poter anche lavorare 24 ore su 24 senza sosta, effettuando lo stesso compito con la medesima precisione: cosa che nessun umano riuscirebbe a fare. In tal modo l’utilizzatore finale è in grado di conoscere con precisione il tempo necessario per eseguire una lavorazione più o meno standardizzata. Il robot (tranne che per alcune fasi della lavorazione, dove l’uomo è ancora strettamente necessario) può realizzare più di un’operazione specifica, su uno stesso tipo di calzatura, impiegando utensili diversi, riducendo drasticamente i tempi morti e standardizzando le lavorazioni, anche le più complicate. È possibile usarlo sia inserendolo su una manovia tradizionale sia al di fuori (creando una workstation a parte) oppure inserendo uno o più robot all’interno di una manovia estremamente automatizzata».
Elisabetta Bombelli spiega che le macchine possono avere potenze diverse, a seconda del tipo di lavoro e percorso che devono compiere.
«L’applicazione di sistemi robotizzati è fatta su misura per coprire qualsiasi tipo di lavorazione: si possono così studiare soluzioni intelligenti in tutti i reparti, dal taglio, alla giunteria, al montaggio, fino al finissaggio di ogni genere di calzatura e articolo in pelle. Da non dimenticare la cardatura del profilo della scarpa, per l’applicazione delle suole a scatola delle sneakers, cavallo di battaglia degli ultimi anni. Riguardo ai componenti (sottopiedi, contrafforti, puntali, ecc.), è possibile personalizzare le soluzioni per incrementare le produzioni conservando sempre il profilo artigianale: anche qui vanno studiate caso per caso delle soluzioni taylor made».
La titolare spiega che Bombelli SpA ha deciso di puntare sull’automazione per risolvere tutti i problemi di carenza di personale specializzato emersi con il Covid.
«In alcune fasi di lavorazione si sono trovate soluzioni molto interessanti. Con l’ausilio di macchine che caricano e scaricano il pezzo dalla manovia e lo posizionano sulla macchina tradizionale si organizzano meglio i tempi di lavoro riconvertendo gli operai in altri compiti. Lavorando in modo molto più stabile con livelli di errore pari a zero, il robot permette di avere molti meno scarti, e di calcolare minuziosamente anche i quantitativi di materiali da utilizzare per l’assemblaggio. Il processo avviene codificando i pezzi tramite microchip, così che ognuno dei prodotti in lavorazione avrà un codice specifico, con un programma di lavorazione associato ai vari utensili necessari. Tutto è altamente personalizzabile: assieme ai nostri clienti attrezzati con automazioni più o meno spinte per tutte le categorie di prodotto, studiamo un pacchetto più o meno automatico, più o meno costoso, più o meno computerizzato e robotizzato a seconda delle esigenze».
Anche l’alta moda, precisa Elisabetta Bombelli, ha cominciato a guardare con occhio diverso queste soluzioni e già diversi brand leader mondiali si sono attrezzati in proposito.

Alcune previsioni
La titolare Elisabetta Bombelli rileva che il mercato si sta muovendo verso nuove tecnologie e robotica proprio per la mancanza di manodopera specializzata: «Siamo certi che entro qualche anno i robot prenderanno piede anche in aziende ancora diffidenti rispetto all’automazione, aiutandole a non perdere commesse e quote di mercato. Lo dico perché vedo che questa politica aziendale sta premiando chi l’ha scelta. In quest’ambito stiamo lavorando molto in Italia, mentre all’estero l’orientamento è su investimenti più tradizionali. Il nostro export è pari quasi al 50% del giro d’affari che abbiamo in Italia ed Europa, anche se, rispetto al periodo pre Covid, alcuni paesi (come l’India) risultano ancora fermi».
Sono due le tipologie di questi sistemi automatici: le linee interamente automatizzate in cui si possono inserire più robot e le workstation che possono lavorare anche fuori linea eseguendo diversi tipi di lavorazioni, attrezzate con molte tipologie di utensili per tanti tipi di lavorazione: cardatura fondo e fianco, incollaggio fondo e fianco, posizionamento lamine, sgrossatura, ribattitura, asservimento macchine tradizionali e forno di asciugatura rapido, cardatura e marcatura laser, fresatura suole, spazzolatura. Il software di gestione pensato per robot antropomorfi, rende gli operatori in grado di acquisire immediatamente un’elevatissima capacità produttiva; e poi si lavora in ambiente Windows, di facile apprendimento per tutti. Si possono anche avere impianti robotizzati specifici da pelletteria, per l’incollaggio delle suole e per manipolazione, cucitura e incollaggio “testatine”, corredati da robot a 4 assi e da sistemi di visione ad alta tecnologia per l’ispezione dei particolari.
«Di certo – conclude Elisabetta Bombelli – non è semplice far avvicinare chi è nato artigiano, a tecnologie da sempre legate a settori distanti dal proprio, come l’automotive o la meccanica; ma una volta superata la paura dell’investimento iniziale, è bello vedere fin da subito questi imprenditori di fronte a risultati eccezionali. Da non dimenticare che per un imprenditore la possibilità di dare agli utilizzatori finali strumenti che permettano di lavorare in modo più organizzato e gratificante è qualcosa di estremamente importante: l’industriale o l’artigiano acquista sì la tecnologia, ma poi sono gli utilizzatori finali che gestiscono le macchine; e se possiamo dar loro degli strumenti migliori, di sicuro riusciremo ad ottenere un feedback più positivo e propositivo che sarà di grande utilità per l’azienda. Tutti motivi che ci fanno sentire molto soddisfatti dei successi che stiamo ottenendo in questo settore nel quale ci proponiamo sempre con soluzioni nuove, a volte anche ricercate in settori differenti, per risolvere al cliente finale problemi molto particolari. Per ottenere questi risultati abbiamo inserito nuove figure specializzate sia nella giunteria sia nel montaggio, oltre ad uno specialista modellista che segue i nostri storici clienti nella soluzione dei problemi che si presentano nella modelleria, cuore e anima del calzaturificio».

Un “magico” robot - Ultima modifica: 2023-01-26T14:53:53+01:00 da Roberto Brumat

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