Stoccaggio poliuretano CO.ME.T.: innovazione, ecologia e risparmio

Molte aziende acquistano il poliuretano in fusti (barili), ma oggi molti fattori sconsigliano questo tipo di utilizzo. Costi ecologici: impatto ambientale non trascurabile, smaltimento dei fusti a carico dell’utilizzatore, oneroso con le attuali normative sulla salvaguardia ambientale. Rischi sulla salute: dovuti all’esposizione dell’operatore con prodotti chimici pericoli di sversamento, pesi rilevanti. Costi produttivi: il fusto non può mai essere svuotato completamente, e la quantità rimasta, oltre al costo per lo smaltimento va ad incrementare il prezzo del materiale. Costi energetici: il materiale nel fusto va riscaldato e si spreca energia per riportare ogni volta il materiale in temperatura mentre nello stoccaggio viene solo mantenuto. Costi qualitativi: poliolo e isocianato soffrono l’umidità atmosferica, quindi occorrono precauzioni particolari per limitare al massimo il contatto con l’aria che comunque non può essere evitato con l’uso in fusti, mentre nei sistemi CO.ME.T. il contatto non avviene. La CO.ME.T., che produce impianti dal 1970, ha sviluppato sistemi di stoccaggio innovativi veri e propri impianti studiati specificamente per PU. Gli impianti automatizzati CO.ME.T. possono rientrare nell’Industria 4.0 beneficiando di importanti sgravi fiscali e iper ammortamenti.

Stoccaggio poliuretano CO.ME.T.: innovazione, ecologia e risparmio - Ultima modifica: 2018-09-11T10:20:15+02:00 da Paola Pagani

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