Pelletteria in difficoltà

Arranca il comparto italiano della pelletteria. La prima metà del 2025 chiude con indicatori negativi. I dati di Assopellettieri.

La congiuntura negativa che sta penalizzando duramente tutto il comparto del lusso si sta ripercuotendo inevitabilmente anche sul settore della pelletteria. I dati elaborati dal Centro Studi di Confindustria Accessori Moda per Assopellettieri mettono in luce molte criticità. I primi 5 mesi del 2025 registrano un calo dell’export a valore del 7,5% e una flessione della domanda interna del 2,2%. Da un sondaggio effettuato da Assopellettieri su un campione di aziende associate, i fatturati semestrali sono diminuiti di circa il 6,9%. Anche le esportazioni complessive di beni di pelletteria dall’Italia registrano nella prima metà dell’anno un calo a valore del 7,5% e a volume del 3%. In discesa anche il prezzo medio al Kg (-4,6%).

A pesare sul bilancio coi mercati esteri sono diversi fattori che si stanno protraendo ormai da anni. Tra questi, la crisi del lusso che riguarda anche grandi brand del fashion che fanno produrre in Italia le loro collezioni. Naturalmente, il conflitto ancora in essere tra Russia e Ucraina resta un forte elemento di instabilità e freno per i mercati, ulteriormente gravati dei dazi USA. Il comparto, tuttavia, continua a distinguersi per la grande resilienza. Aspetto emerso anche in occasione dell’ultima edizione degli Stati Generali della Pelletteria Italiana.

Calo moderato per l’export in Ue

Le vendite verso i mercati dell’Unione Europea registrano cali sicuramente più contenuti rispetto al trend dell’area extra-Ue. In ambito comunitario l’export dall’Italia è diminuito dell’1,5% a valore e dello 0,8% a volume. Un risultato frutto però di una situazione molto disomogenea tra i singoli mercati di sbocco. La Francia ha visto un calo del 3,8% a valore, comprensivo anche dei flussi di rientro delle produzioni effettuate in Italia dalle griffe francesi del lusso. La Germania ha invece messo a segno un +1,1%. Crescita moderata anche per Spagna, Polonia, Austria, Romania e Grecia, mentre si evidenzia un calo del 3,6% per i Paesi Bassi.

Bene il Medio Oriente ma crolla il Far East

Le esportazioni dall’Italia verso i paesi extra-UE sono diminuite nel complesso del 10,6% a valore e del 7,7% in quantità. Anche in questo caso, però, troviamo situazioni molto diversificate. Il Medio Oriente è stato protagonista di una crescita del 26,4%, sostenuta prevalentemente da Emirati Arabi (+35,7%) e Qatar (+49,9%). Anche la Turchia cresce a doppia cifra (+16,7%). Al contrario, l’export italiano verso il Far East registra una contrazione del 17,3%, con un calo dell’11,1% per il Giappone, del 13,4% per la Corea del Sud e del 28,8% per la Cina.

Gli altri mercati e gli USA

Per quanto riguarda l’export verso gli altri principali mercati, si riscontra un calo di circa il 15% per Russia e Ucraina, del 13% per il Regno Unito e del 39% per la Svizzera. Situazione a parte, infine, per l’America del Nord e, in particolare, per gli Stati Uniti. Mentre il Canada cala del 13%, gli USA hanno visto un incremento dell’export dall’Italia del 2,1%. Ma Assopellettieri sottolinea le attuali preoccupazioni per le conseguenze dei dazi. «Il mercato statunitense, da sempre uno dei principali clienti della pelletteria (e più in generale della moda) Made in Italy – commenta l’Associazione – ha suscitato negli ultimi mesi forte preoccupazione tra gli operatori, a causa dei nuovi dazi sulle merci in ingresso fissati dal presidente Trump. Dopo un 10% aggiuntivo entrato in vigore a inizio aprile e la minaccia di fissare dazi ancor più gravosi (fino al 30%), in seguito all’accordo siglato con la UE a fine luglio le merci esportate dall’Unione Europea negli States sono soggette dal 7 agosto scorso a un dazio baseline del 15%. Associate alla debolezza del dollaro nei confronti dell’euro, queste misure potrebbero costituire un forte ostacolo per le vendite negli USA delle aziende italiane, con profonde conseguenze sulla tenuta stessa di molte di esse».

Pelletteria in difficoltà - Ultima modifica: 2025-10-01T07:00:00+02:00 da Tiziana Corti

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