Il 23 luglio si è tenuta, a Milano, la prima riunione del rinnovato Comitato Formazione dell’industria della moda italiana. Riunione promossa da Confindustria Moda e Confindustria Accessori Moda.
L’incontro ha riunito tutti gli attori del sistema formativo e produttivo. Hanno partecipato associazioni di categoria, distretti della moda, Confindustria, Ministero dell’Istruzione, scuole, ITS, accademie, università, agenzie per il lavoro, Unioncamere e la Congregazione dei Salesiani.
L’obiettivo è chiaro: costruire un dialogo stabile e operativo tra imprese e sistema educativo. L’intento è formare nuove competenze, offrire opportunità concrete ai giovani e rafforzare la competitività del settore.
I presidenti delle due associazioni promotrici, Luca Sburlati e Giovanna Ceolini, hanno ribadito l’urgenza di investire nella formazione come leva strategica.
«La formazione è la chiave per garantire la competitività della nostra industria e creare valore per i giovani che vogliono costruirsi un futuro professionale nel settore della moda. Oggi più che mai serve una sinergia forte tra mondo produttivo e sistema educativo, per assicurare alle imprese le competenze necessarie ad affrontare le sfide della sostenibilità, dell’innovazione tecnologica e dei mercati globali. Con il nuovo Comitato Formazione vogliamo costruire percorsi solidi e concreti per far sì che il talento dei nostri ragazzi diventi la forza trainante dell’industria moda italiana», ha dichiarato Luca Sburlati, presidente di Confindustria Moda.
Competenze, orientamento e nuove sinergie per un settore più competitivo
Giovanna Ceolini, presidente di Confindustria Accessori Moda, ha sottolineato il valore di un rapporto costante tra studenti e aziende.
«La formazione è fondamentale per l’industria della moda e degli accessori perché permette di sviluppare le competenze tecniche, creative e manageriali necessarie per eccellere in questo settore dinamico e in continua evoluzione. È importante che i giovani siano vicini al mondo del lavoro, lo frequentino con progetti specifici.
«Sarebbe positivo strutturare maggiormente la possibilità per gli studenti di utilizzare il periodo estivo per approcciare il lavoro in azienda. Esistono i tirocini estivi, così come i contratti di lavoro estivi a tempo determinato, gli stage curricolari e il lavoro occasionale. Non c’è però nulla di specifico per il settore moda. Andrebbe studiato un contratto speciale, che consenta di essere attivato per un periodo massimo di due mesi, molto contestualizzato temporalmente, in una sorta di alternanza scuola/lavoro. Solo una solida base formativa consente di creare prodotti di alta qualità, esteticamente apprezzabili e commercialmente validi».
Collaborazione istituzionale per il futuro della moda
La dott.ssa Carmela Palumbo, Capo Dipartimento per il sistema educativo e formativo del Ministero dell’Istruzione e del Merito, ha confermato l’interesse del Ministero. L’obiettivo, infatti, rimane rafforzare la collaborazione istituzionale con il sistema moda.
Secondo Palumbo, è fondamentale costruire iniziative condivise che offrano ai giovani prospettive occupazionali concrete in un comparto ricco di potenzialità.
Anche il presidente della Fondazione ITS Academy, Guido Torrielli, ha evidenziato l’importanza delle scuole di alta specializzazione tecnologica.
«Promuovere, sviluppare e consolidare gli ITS significa costruire un sistema coerente che unisca politiche di istruzione, formazione e lavoro con le strategie industriali», ha dichiarato.
Il Comitato Formazione lavorerà nei prossimi mesi per realizzare progetti concreti, finalizzati a rafforzare l’immagine del lavoro nella moda.
Il fine è promuovere l’orientamento scolastico, aggiornare i programmi tecnici, facilitare l’ingresso dei giovani nel mondo produttivo e rispondere alle nuove esigenze delle imprese. Un lavoro di squadra, per costruire una filiera educativa solida e connessa alle sfide della contemporaneità.