La suola, un componente tecnico che sa fare moda

Il settore calzaturiero offre al mercato un numero infinito di modelli nelle diverse tipologie: ciabatte, sandali, pantofole; scarpe da ginnastica, da sport e per il tempo libero; calzature classiche da uomo e da donna; calzature da donna con il tacco; scarpe per il lavoro e per lo sport; calzature ortopediche; calzature antinfortunistiche; calzature da bambino; sneakers ed altro ancora. Tipologie che comportano diverse tecniche di lavorazione e che hanno nel sistema di attaccatura della suola alla tomaia la differenza più significativa.

Tra i diversi sistemi di fissaggio della suola sono da ricordare:

  • la lavorazione AGO o incollata: la giunzione avviene con l’applicazione di collanti al neoprene, al lattice o al poliuretano, a seconda del tipo di materiale utilizzato;
  • le lavorazioni CUCITE che vanno dalla cucitura manuale con spago ai sistemi: RAPID che unisce il guardolo alla suola;  IDEAL che unice i bordi della tomaia girati verso l’esterno, direttamente sulla suola oppure con il sottopiede e la suola; BLAKE che unisce la suola, la tomaia e il sottopiede con un punto a catenella;
  • la lavorazione VULCANIZZATA con la suola saldata direttamente sulla tomaia per mezzo di stampi riscaldati;
  • la lavorazione INIETTATA con l’iniezione di materiale (di solito PVC – TPU – EVA – TR) in stampi predisposti chiusi dalla forma di alluminio rivestita della tomaia.

Il tipo di suola è direttamente collegato alla tipologia di lavorazione che la calzatura richiede. In linea generale è possibile distinguere due grandi gruppi di lavorazione della suola. Al primo gruppo appartengono le suole che saranno applicate direttamente sulla forma montata e successivamente rifinite. Al secondo le suole pre-finite e monoblocco. Preparate dai suolifici e già pronte per essere assemblate alla tomaia.

Alla categoria delle suole monoblocco rifinite appartengono tutti i tipi di suole in gomma o in materiali similari che vengono stampate direttamente in stampi predisposti sulle dime delle forme e che essendo di semplice applicazione non richiedono nessuna ulteriore operazione di rifinitura.

I materiali

La gamma di materiali a disposizione delle aziende calzaturiere per la fabbricazione della suola è molto ampia e consente di dare le risposte più appropriate alle diverse possibili esigenze di qualità, di costo e di uso funzione. Si va dai materiali naturali quali: cuoio, corda, sughero, legno e para ai materiali sintetici. Questi ultimi possono essere sintetizzati nei seguenti gruppi:

  • materiali termoplastici: PVC – TR – TPU;
  • materiali poliuretanici bi componenti: PUR a base polietere – PUR a base poliestere;
  • copolimeri quali gomma ed EVA;

Per finire con i materiali combinati che compongono la suola.

Il cuoio

Il cuoio è formato da minuscole fibre filiformi, raggruppate in fibre più grosse, e intrecciate l’una con l’altra secondo un disegno tridimensionale che forma un sistema di piccoli canali e passaggi per l’aria. Numerose le sue caratteristiche fisiche ma le più importanti per la sua utilizzazione sono:

  • traspirabilità dovuta all’alto coefficiente di porosità;
  • basso peso specifico in relazione allo spessore e alla superficie che si traduce nella pratica in leggerezza;
  • potere termostatico rilevante con conseguente protezione termica del piede;
  • elevata resistenza alla perforazione dovuta alla particolare disposizione asimmetrica delle fibre, intrecciate in modo tridimensionale;
  • ottima struttura per garantire l’equilibrio elettrico dell’organismo a seguito di uno scarso potere isolante per l’elettricità.

TR – gomme termoplastiche

Molto usate per la fabbricazione di suole sia applicate che per iniezione diretta su tomaia le gomme termoplastiche sono compounds il cui componente fondamentale è lo stirolo-butadiene-stirolo (SBS) addizionato con oli, polistiroli, cariche minerali, pigmenti, antiossidanti etc. Le gomme termoplastiche se formulate correttamente non presentano problemi di resistenza al freddo e possono mantenere un’ottima flessibilità a temperature molto inferiori allo 0°C.

PVC – cloruro di polivinile plastificato

Il cloruro di vinile più comunemente noto come PVC è una delle materie plastiche più diffuse al mondo e trova la sua applicazione calzaturiera sia per la stivaleria che per la fabbricazione di suole, sandali e accessori. Soggetto a un continuo sviluppo tecnologico, ha raggiunto oggi un buon livello di efficienza ambientale e applicativa che consente di garantire la massima sicurezza in tutte le fasi del suo ciclo di vita.

TPU – poliuretano termoplastico

Il TPU poliuretano termoplastico è composto da elastomeri poliuretanici lavorati con le tecniche dei materiali termoplastici. Vengono prodotti con il procedimento di addizione dell’isocianato e presentano in un determinato intervallo di temperature le caratteristiche elastiche della gomma. I poliuretani termoplastici sono impiegati per diverse tipologie di suole destinate a calzature impegnative per lo sport, il lavoro e il tempo libero.  Suole che per la loro specificità richiedono un tipo particolare di formulazione in funzione delle caratteristiche meccaniche del prodotto finale.

PUR poliuretano bi componente

Il poliuretano bi componente viene utilizzato in forma liquida e si compone di poliolo e isocianato. A loro volta questi prodotti appartengono a due classi distinte: polieteri e poliesteri. La differenza tra queste due classi di appartenenza è basata sulla struttura della schiuma. Il Polietere forma una pelle superficiale compatta e all’interno della suola si presenta con cellule aperte. Il Poliestere si presenta invece con cellule chiuse.

EVA etil vinil acetato

L’EVA è un polimero composto principalmente da etilene e acetato di vinile. Il rapporto tra i due componenti e la percentuale di reticolanti, cariche, espandenti, ed altro, che vengono aggiunte alla mescola ne determinano le caratteristiche prestazionali. L’EVA viene utilizzata principalmente per la produzione di suole ed intersuole. Tra queste le suole in microporosa, caratterizzate da leggerezza, flessibilità ed elasticità e con una buona propensione a mantenere la forma originaria.

I materiali combinati

Tra i fenomeni dell’evoluzione della suola vi è quello della combinazione dei materiali che risponde a esigenze stilistiche, tecniche e di costo. Il tutto abbinato al contenimento dei costi e alla resa di un articolo visivamente attrattivo. Le combinazioni possibili sono diverse per tipologia di materiali, colori e facilità di lavorazione. Nella maggior parte dei casi vengono utilizzati materiali poliuretanici, gomma ed EVA.

Le normative
Tra le diverse norme vigenti a livello internazionale che riguardano la suola ricordiamo la UNI CEN ISO/TR 20880 del maggio 2007 – Rapporto Tecnico – Calzature; Requisiti prestazionali per componenti per calzature – Suole. Il Rapporto Tecnico del CEN indica i requisiti prestazionali delle suole per calzature che devono essere considerati come indispensabili per una suola di qualità. Tali requisiti sono applicabili a tutti i tipi di suole (escluso le calzature finite) indipendentemente dal materiale, al fine di verificarne l’idoneità per l’utilizzo finale. La norma stabilisce i metodi di prova utilizzati per valutare la conformità di tali requisiti. Tra i principali requisiti richiesti: la resistenza alle flessioni;

  • la resistenza all’abrasione;
  • la resistenza alla de laminazione;
  • la resistenza allo scivolamento;
  • la stabilità dimensionale;
  • la resistenza alla compressione;
  • la capacità di incollaggio;
  • la resistenza alla trazione;
  • la resistenza alla penetrazione dell’acqua;
  • la capacità di tenuta del punto di cucitura.

A questi aggiungiamo l’opportunità di verificare  la capacità della suola di resistere all’invecchiamento e conservare nel tempo le sue caratteristiche funzionali.

 

La suola, un componente tecnico che sa fare moda - Ultima modifica: 2018-09-10T16:10:55+02:00 da Daniele Del Grande

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