Secondo il report di Deloitte “Fashion & Luxury Private Equity and Investors Survey 2024”, gli investitori continuano a guardare l’abbigliamento come uno dei comparti dal maggiore potenziale. Un trend che trova sicuramente riscontro nei consumi. I dati mostrano infatti che i consumatori globali considerano la categoria dell’abbigliamento come una delle due principali in cui fare acquisti di lusso. Con una quota di preferenze del 22% in Europa, 24% in America, 26% in Africa, 24% in Medio Oriente e 31% nelle regioni Apac.
Il Fashion & Luxury resta quindi un comparto attraente per gli investitori a livello globale. Ciò nonostante la frenata del mercato cinese, l’incertezza macroeconomica, il rischio di interruzione della supply chain, i conflitti internazionali in corso.
Come ha dichiarato Elio Milantoni, Senior Partner M&A di Deloitte Financial Advisory, «sebbene persista una situazione di incertezza macroeconomica e geopolitica, gli investitori nel settore del Fashion & Luxury stanno rispondendo ai rapidi cambiamenti del mercato in modo efficace e tempestivo, facendo leva sulle attività di M&A. Infatti l’83% dei fondi sta valutando di investire in un asset di F&L, con elevato interesse, in particolare, per il settore manifatturiero di abbigliamento e accessori (30%), cosmetici e profumi (26%), arredamento (19%) e vendita al dettaglio di abbigliamento e accessori (11%)».
I nuovi driver del lusso
Il report analizza anche le principali tendenze che stanno guidando e guideranno i consumi nei prossimi mesi. Tra queste si evidenzia un cambio nelle preferenze estetiche, passando da uno stile colorato e irriverente a un lusso “tranquillo”. Questo indurrà le aziende a focalizzarsi su prodotti iconici e senza tempo. Anche le strategie di prezzo si stanno evolvendo, concentrandosi sull’ esclusività, sulla scarsità del prodotto e sul concetto di edizione limitata.
Sostenibilità e tecnologia
Prosegue poi la tendenza in corso di sviluppare processi sempre più attenti alle tematiche sostenibili, particolarmente avvertite nei beni di lusso personali, come abbigliamento, accessori, cosmetici e profumi. Tra le innovazioni in chiave sostenibile spiccano economia circolare (23%), responsabilità sociale (21%) ed efficienza energetica (19%). L’altro fronte in cui si stanno concentrando gli investimenti sono le nuove tecnologie. L’81% (+15% rispetto al 2023) degli intervistati della survey di Deloitte si è detto interessato a potenziali investimenti nell’intelligenza artificiale, nei big data e nelll’IoT.
Retail online e offline
Per quanto riguarda infine i canali distributivi, si prevede che entro il 2030 i negozi monomarca e l’e-commerce diventeranno i canali principali per acquisti di lusso (60- 66% di quota di mercato). Per supportare queste dinamiche, le aziende dovranno investire in tecnologie informatiche e solide infrastrutture IT, creando un ecosistema di esperienze attorno ai propri prodotti.