Wanda Miletti Ferragamo, moglie di Salvatore Ferragamo, è stata una figura femminile forte e determinata. La sua vita è oggetto di una mostra, inaugurata lo scorso 20 maggio e aperta fino al 18 aprile 2023, presso il Museo Salvatore Ferragamo a Palazzo Spini Feroni (Firenze).
La storia di Wanda è raccontata nel volume “Nel libro rosso di Tà. La vita di Wanda”, scritto dalla nipote Ginevra Visconti, con introduzione di Melania G. Mazzucco e a cura di Laura Bosio.
Wanda fu alla guida dell’azienda fondata dal marito Salvatore, a partire dall’anno della sua scomparsa, il 1960, abbracciando una scelta non semplice per i tempi, essendo donna e madre. Ma il desiderio di raccogliere l’eredità del marito e tramandarla ai figli ebbe il sopravvento. Così, con grande dedizione riuscì a trasformare un laboratorio artigianale di calzature da donna in una grande azienda di moda.
Wanda Ferragamo fu quindi una delle prime imprenditrici donne in Italia, che portò avanti con orgoglio la tradizione artigianale Made-in-Italy, con la capacità di stare al passo con i tempi e perseguire la strada dello sviluppo industriale. Il grande impegno le valse molte onorificenze internazionali, le tre lauree ad honorem e molti premi alla carriera.
Essendo dotata di modestia e riserbo, però, la signora Ferragamo non ostentò mai i suoi meriti e «per questo – spiegano gli organizzatori della mostra a lei dedicata – si è deciso di onorare la sua memoria con una mostra che esaminasse la complessa realtà femminile in Italia tra gli anni cinquanta e sessanta, periodo in cui Wanda ha cambiato la propria vita».
