Esiste ancora il dress code?

Normalmente le camminate cittadine non sono paragonabili alle passeggiate che si compiono in campagna o fuori porta.

Certo, le occasioni che la città offre per indossare le scarpe più adeguate al di là del lavoro sono molteplici e a volte le più svariate. Eventi, manifestazioni, concerti, presentazioni, cocktail ecc. Ma esiste ancora il dress code? Esiste ancora la consuetudine di indossare delle calzature più adatte alla circostanza o all’uso del caso?

In linea di massima ancora sì, ma non più con il rigore di una volta, anzi è sempre più la libera interpretazione a farla da padrone, dando quindi sfogo all’estro, alla fantasia e soprattutto al gusto di ognuno.

Ad esempio, in città mi piace spostarmi in moto e spesso negli orari di punta ai semafori vengo affiancato da orde di motociclette, scooters e ora anche monopattini.

Ahimè lo confesso, la mia deformazione professionale mi porta molto spesso ad osservare il tipo di calzature indossate… Normalmente vedo un trionfo di scarpe con la suola di gomma, sneaker soprattutto, stivali e comunque scarpe outdoor ma con qualche curiosa eccezione. Mi capita spesso di vedere uomini in giacca e cravatta svolazzante con zainetto sulle spalle indossare classiche Oxford nere con la suola rigorosamente in cuoio oppure seducenti fanciulle calzare improbabili décolleté e chanel con tacchi a volte vertiginosi, non certo consigliabili per le due ruote! Avevo a tal proposito un amico harleysta che con una moto 1600 di cilindrata in estate calzava per gli spostamenti in città quasi solo espadrillas…

La mia professione mi porta spesso a partecipare anche ad eventi, presentazioni, sfilate.

Milano è una città particolarmente viva sotto questo profilo quindi sono tante le occasioni in cui ci si incontra, si socializza ma sempre più spesso ci si esibisce. Il dress code ad esempio per un evento cocktail suggerirebbe l’uso di una calzatura più formale o più elegante ma anche in questo tipo di circostanze le cose stanno decisamente cambiando.

La tendenza che si sta facendo sempre più strada è rivolta allo stupire e la minore presenza di rigore favorisce la libertà interpretativa di ognuno. A volte a meravigliare non è tanto la calzatura quanto invece l’originalità, non sempre di buon gusto onestamente, dell’abbinamento con l’abbigliamento.

Proprio in questi giorni di sfilate, eventi e manifestazioni varie posso dire che se ne sono viste di tutti i generi!

Uomini e ragazzi ad esempio con pantaloni corti al ginocchio, a volte anche di taglio sartoriale, abbinati ai classici mocassini college dalle reminiscenze “preppyniane” oppure ragazze con morbidi e svolazzanti abiti abbinati a volte a leggerissimi sandali con esili cinturini o listini “rampicanti” come antichi calzari o a volte abbinati con rudi stivaletti o addirittura anfibi più adatti ad un raduno di Harley Davidson!

Non mi resta che concludere quindi asserendo che anche in città il costume è cambiato così come sono cambiate molte consuetudini e stereotipi abbinati a vecchie abitudini o a modi di interpretare la moda.

Non esiste più una sola tendenza ma svariati modi per essere “Up to date”. Ad ognuno il proprio dress code. Classe, personalità e soprattutto buon gusto potranno fare la differenza!

Esiste ancora il dress code? - Ultima modifica: 2023-10-03T14:38:25+02:00 da Daniele Ruffa

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