Una partnership speciale per far toccare con mano agli operatori esteri le calzature realizzate dai maestri marchigiani. Parliamo della collaborazione tra Assocalzaturifici, Regione Marche e Agenzia turismo ed internazionalizzazione Marche (ATIM), che assieme hanno organizzato alcuni eventi di networking con operatori e influencer di mercati strategici per il settore. Un’iniziativa volta a rafforzare la moda territoriale italiana sui mercati internazionali, sia attraverso il dialogo diretto con gli operatori professionali sia con strategie di marketing e comunicazione.
Gli eventi si sono svolti a luglio e a settembre, prima a Bruxelles e poi in Italia, in concomitanza con l’ultima edizione del Micam. Per l’occasione sono stati coinvolti influencer tedeschi e scandinavi per ampliare la copertura mediatica nei mercati del Nord Europa. Un team di testimonial digitali ha visitato alcune delle aziende di spicco del settore calzaturiero delle Marche, nelle province di Macerata, Fermo ed Ascoli Piceno.
«Le Marche – ha commentato Giovanna Ceolini, presidente di Assocalzaturifici – vantano una tradizione artigianale di eccellenza, capace di coniugare design, qualità e sostenibilità. Collaborare con influencer selezionati permette di raccontare storie autentiche, mostrare processi produttivi unici e raggiungere mercati esteri con messaggi mirati. Investire in queste strategie significa non solo ampliare la visibilità dei nostri marchi, ma anche creare nuove opportunità di export, formazione di nuove competenze e rafforzamento della brand reputation. Auspico che le aziende marchigiane approfittino di queste leve per posizionarsi come eccellenze iconiche nel panorama globale della calzatura».
L’export resta il motore del settore
La promozione estera del prodotto italiano è fondamentale per il settore della calzatura. Come indicano i dati elaborati dal Centro Studi di Confindustria Accessori Moda per Assocalzaturifici, il nostro Paese esporta ben l’85% delle scarpe prodotte .
A livello complessivo, nei primi 5 mesi del 2025, il valore delle esportazioni è calato del 2,7%, nonostante un aumento a volume del 3,2%. Il trend negativo a valore è dovuto in parte al calo del prezzo medio (-5,7%) e in parte alla flessione registrata in alcuni Paesi.
Le strategie del comparto sono quindi volte a rafforzare i rapporti commerciali con i mercati più importanti per il business. Tra questi troviamo sicuramente la Germania, che ha visto una crescita a valore del 12,4% e un incremento del 15,8% a volume. La Francia, seppur con un rallentamento a valore (-5,5%), ha messo a segno un +1,3% a quantità, confermandosi la prima destinazione della calzatura prodotta in Italia. Anche Belgio, Spagna, Polonia e Austria hanno mostrato un consolidamento.