Una preziosa rivisitazione della serie di stivaletti Tabi. Parliamo di Tabi Broken Mirror Embroidery, che Maison Margiela presenta in un’esclusiva edizione limitata di soli 25 paia. Quello di quest’anno è il primo di una serie di futuri lancia annuali con i quali il marchio, che fa parte del Gruppo OTB, celebrerà l’iconica calzatura, proponendola in nuove versioni realizzate con tecniche innovative e ricerche sui materiali.
La serie Tabi Broken Mirror Embroidery non passerà di sicuro inosservata. Gli stivaletti sono infatti ricamati a mano con oltre 8.000 perline, paillettes e dettagli metallici. Ogni paio di Tabi riflette il trattamento Broken Mirror della Maison in tre dimensioni.
Lo stivale Tabi Broken Mirror

La versione Embroidery è una raffinata interpretazione degli stivali Tabi. Tra questi, una delle versioni più iconiche è quella con finitura broken mirror. Questo modello presenta la suola con taglio Tabi tipica della Maison e tacco alto cilindrico di 8 cm. La siluette si ispira alle omonime calze tradizionali giapponesi del XV secolo. Questa calzatura è diventata un classico senza tempo per il brand, oggetto di continue esplorazioni attraverso il susseguirsi delle collezioni e rivisitazioni.
Il cuore dello stivale – tomaia, fodera, interno e suola – è al 100% in pelle di vitello. La punta del modello reca un segno distintivo: il taglio Tabi, che caratterizza anche diverse altre scarpe di Maison Margiela. Tra gli altri dettagli di questa calzatura Made in Italy troviamo l’impuntura bianca sul retro e la chiusura con gancio. Inoltre, per garantire l’autenticità del prodotto Aura Blockchain Consortium emette un certificato digitale. Le linee Tabi sono declinate in versione femminile e maschile.
Corre l’internazionalizzazione del Gruppo OTB

Il Gruppo OTB, a cui Maison Margiela fa capo, sta vivendo un’intensa fase di espansione internazionale. L’azienda, che vanta nel suo portafoglio altri noti marchi come Diesel, Jil Sander, Marni e Viktor&Rolf, ha sostenuto quest’anno importanti investimenti in mercati esteri strategici per il suo business. Dopo l’annuncio a giugno dei nuovi investimenti in Messico, a ottobre è stata la volta della Cina, dove il Gruppo ha inaugurato la nuova sede della regione APAC a Shanghai. Alla base di questa strategia, come sottolinea l’azienda, c’è l’intenzione di investire in canali diretti per accrescere la rete retail sia in mercati dove OTB è già presente, sia espandendosi in nuove aree geografiche e Paesi ad alto potenziale.
All’apertura dell’headquarter in Cina, Renzo Rosso, fondatore di OTB e di Diesel, ha commentato: «Per il nostro Gruppo, la Cina non è soltanto un mercato strategico ma una fonte inesauribile di ispirazione. Negli ultimi vent’anni abbiamo ampliato la presenza dei nostri brand e abbiamo costruito un dialogo autentico con le nuove generazioni che condividono i valori dei nostri marchi. La nostra filosofia è quella di collaborare con le comunità del territorio per fondere il know-how dei brand con il mindset locale».




