La Moon Shoe, una scarpa realizzata a mano da Bill Bowerman, rinasce grazie alla reinterpretazione di Nike e del designer francese Simon Porte Jacquemus. È la prima volta che questo modello viene ripreso e rilanciato.
Bowerman, atleta e allenatore della prima metà del Novecento, fu co-fondatore nel 1964 della Blue Ribbon Sports, la società poi ribattezzata Nike. Ancor prima di questo passo importante, modificava le scarpe di cui era insoddisfatto, ponendo le basi per la sua successiva attività di grande innovatore nel settore delle calzature.
La Moon Shoe è una delle sue creazioni. La nuova versione è un connubio tra il design parigino di Jacquemus e il dinamismo della tradizione sportiva di Nike. Il risultato è la Moon Shoe Nike x Jacquemus, lanciata pochi giorni fa. Un modello che fonde le origini agonistiche dell’originale con un’estetica da balletto moderno, bassa e aderente al suolo. Si tratta della quarta collaborazione nel settore delle calzature tra Nike e Jacquemus, dopo le Nike x Jacquemus Air Max 1, J Force 1 e Air Humara.
«Tre anni fa – ha dichiarato Simon Porte Jacquemus -, quando ho visitato gli archivi Nike, mi sono imbattuto per la prima volta nella storica Moon Shoe. Ho visto una scarpa da running unica e minimalista, senza tempo e moderna nella sua semplicità e realizzazione. Sapevo che era l’occasione per creare una nuova storia e rimodellarla in stile Jacquemus».
Eleganza e prestazioni
Tra le principali caratteristiche della nuova Moon Shoe, spiccano l’eleganza e la forma all’avanguardia. La scarpa presenta lo Swoosh e un contrafforte in pelle e i loghi Jacquemus su linguetta, tallone e soletta. Alla cura estetica si affiancano le performance indispensabili a una scarpa da corsa, a cominciare dalla velocità, mutuata dalla sua versione originale. La scarpa fu infatti testata per le prove di atletica leggera delle Olimpiadi statunitensi del 1972. Il modello, del resto, è dotato di molte delle celebri innovazioni Nike, come la suola waffle, la tomaia in nylon arricciato e la suola Nike Regrind.
Presentata per la prima volta durante la sfilata primavera 2025 di Jacquemus a Parigi, Moon Shoe è disponibile in tre stili diversi: l’esclusiva colorazione Alabaster di Jacquemus, la versione Off Noir e la University Red. In omaggio alla storia del modello, la scarpa è disponibile in un esclusivo packaging co-branded che richiama la prima tradizione di Nike come Blue Ribbon Sports.
In cerca di una trazione leggera
Costantemente alla ricerca di soluzioni che potessero aumentare le performance degli atleti, Bowerman si ispirò alla forma dei waffle. Questo motivo geometrico era ideale per migliorare l’aderenza senza appesantire la scarpa. Creò quindi un primo prototipo di suola per una sneaker, che sarebbe diventata la Moon Shoe. Il nome deriva dai piccoli crateri (simili a quelli lunari), che lasciava sul terreno camminando. Benchè un piccolo lotto di primi modelli debuttò alle selezioni olimpiche statunitensi del 1972, questa scarpa non fu mai commercializzata. Fu però di ispirazione per le Oregon Waffle del 1973 e le Waffle Trainer del 1975.